La battaglia dell’Assietta -combattuta su un crinale brullo e selvaggio delle Alpi occidentali nel lontano 19 luglio 1747- rappresenta un momento spartiacque nella storia del Piemonte e conseguentemente di quella italiana.

Occorre dire che dal punto di vista storico, l’evento è stato più volte mitizzato ma anche poco esaminato, gestito più in modo agiografico e -in tempi moderni- turistico che dal punto di vista militare e sociale.

In effetti, accostandoci al volume La battaglia dell'Assietta e la campagna militare alpina del 1747 di Giovanni Cerino Badone ed Eugenio Garoglio, credevamo di imbatterci nel solito libro pseudostorico, in cui il calore fokloristico dell’autore, si fonde alle esili speranze del mercato culturale: in questo caso non è così.

Ci troviamo di fronte ad un saggio storico molto ben strutturato, dal punto di vista concettuale, di documentazione e censimento delle fonti; solidamente costruito su basi scientifiche nette e sicure. Proprio qui si trova la diversità fra la miriade di volumi dei cultori locali e questo libro. L’erudito locale si limita a descrivere gli eventi e le conseguenze, qui gli autori esaminano in modo esauriente e documentato l’evento, le circostanze, le conseguenze ma propongono anche le loro tesi.

Non è un “libro per tutti”; a partire dalla dimensione del volume e dell’argomento, ma è un testo aperto a tutti, ovvero ha la capacità di raccogliere a sé una numerosa varietà di analisi, tesi ma soprattutto annotazioni. Note che sono essenziali e preziose per ulteriori analisi.

Davvero un bel lavoro che si può accostare alla produzione scientifica di alto livello. Ripetiamo non essenziale ed comodo, ma proprio per questo prezioso e fondamentale. Un plauso deve essere reso, anche per degli aspetti apparentemente secondari: la frequentazione costante del sito di battaglia (e quindi una vera conoscenza del terreno) e la trattazione di un argomento “antico” con una fraseologia di pensiero e tattica militare e grafica operativa attuale.

Complimenti ancora!