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Il Cammino di Oropa

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L'Anfiteatro Morenico di Ivrea: L'Alta Via
 

L’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, è un grandioso itinerario anulare: percorre in senso orario la morena formatasi nel periodo quaternario, con il ritiro del ghiacciaio che occupava la valle della Dora Baltea al suo sbocco nella pianura canavesana.
Si collegano con un trekking panoramico e suggestivo, i due balconi del Canavese: Andrate e Brosso, attraverso i laghi di Viverone, Candia Canavese, Bertignano, Alice Superiore e Meugliano; la traccia principale, dello sviluppo di circa 120 km, percorre integralmente la cerchia collinare.


Oltre 70 itinerari di collegamento, consentono ad escursionisti e ciclisti un lavoro di rammendo: infatti tutti i percorsi possono essere frazionati e messi a confronto, avendo sempre come fil rouge un emozionante paesaggio, ricco di suggestioni naturalistiche, come il Parco Naturale del Lago di Candia, la Riserva Speciale dei Monti Pelati, il Parco Archeologico della Bessa e splendidi castelli come quelli di Agliè, Masino, Mazzè, Montalto Dora, Moncrivello, Parella e Roppolo.

Giuliano Canavese, compianto presidente e fondatore dell’Ecomuseo AMI, amico di Casa Bracco, ha ben sintetizzato lo scambio sinergico fra territorio ed anfiteatro: 
 

Un ghiacciaio trasforma il territorio sul quale si riversa e si appoggia: erode e modifica il profilo delle rocce che incontra nel suo cammino, costruisce sistemi di colline mediante i detriti che trasporta, scava le aree pianeggianti, forma laghi glaciali. L’Anfiteatro Morenico di Ivrea, il più significativo anfiteatro glaciale d’Europa e l’unico a forma chiusa tuttora esistente, è l’area nella quale meglio si possono osservare le tracce e le evidenze di questi processi. È un patrimonio geologico, naturalistico e culturale da preservare e da valorizzare attraverso una più generale conoscenza delle sue caratteristiche e della sua storia.
 

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LA nuova pubblicazione

Fondamentale per chiunque voglia conoscere a fondo un territorio che, grazie alla sua eccezionale conformazione geologica e alla straordinaria ricchezza naturalistica, davvero unico al mondo, è appoggiarsi a pubblicazioni e guide che possono essere molto utili per fruire il territorio. La traccia dell’Ami – Alta Via, aldilà del materiale di promozione pubblico (e relativi compendi on-line), è stata -invero- troppo spesso tralasciata. Dopo l’oramai decennale pubblicazione di Matteo Antonicelli e Stefano Biava, era necessaria una guida aggiornata al trekking.


Provvidenzialmente Gianni Amerio e Dario Corradino, attraverso l’editore Morellini, hanno pubblicato nella collana “Fuori Collana” il titolo Anfiteatro Morenico di Ivrea: L'Alta Via. Un testo molto interessante ed attuale. 


Interessante perché, a partire dalla sinossi hanno saputo catturare l’etos del territorio:
Immaginatevi sulla cresta di una cerchia di colline. Sul lato esterno, si estende la giovane Pianura Padana. Solo a nord, la cinta si apre sull’imboccatura di un’ampia valle, dalla quale discende una poderosa lingua di ghiaccio, che si estende a colmare il catino racchiuso dai rilievi ad anello che state percorrendo: un lago di ghiaccio, spesso diverse centinaia di metri, esteso per un raggio di
decine di chilometri. Era questo il panorama che avreste potuto apprezzare decine di migliaia di anni fa. Ora, al posto del ghiaccio, restano a ricordarci il passato decine di laghi e, a cingere una fertile pianura, un anfiteatro di alte colline, possenti mura di un castello ormai abbandonato. L’itinerario parte dalla capitale del canavese, fondata dai Romani in strategica posizione: Ivrea. Si attraversa il territorio dei cinque laghi e delle terre ballerine, che offrono esperienze e scorci indimenticabili, per salire poi ad Andrate, paese dal sapore montano. Da qui, per venticinque chilometri si percorre la cresta della Serra d’Ivrea, un’incredibile collina morenica disposta in linea retta, unica al mondo, che da lontano appare come l’onda di un gigantesco tsunami. Incontriamo altri laghi, tra cui il più esteso di quelli generati dal ghiacciaio Balteo. Il lago di Viverone è il terzo lago piemontese, e conserva resti di villaggi su palafitte risalenti all’età del bronzo. Un itinerario insolito, inaspettato, che regala chilometri di quiete assoluta.

 

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una guida estesa

La guida è ben strutturata. A partire da un ampio prologo introduttivo correlato ad un buon approfondimento storico e culturale attraverso l’uso di numerosi “contenitori” di rimando. Inoltre, vero plus della pubblicazione, è l’extra testo, ovvero una serie di codici Qr in cui andare a reperire ulteriori informazioni e soprattutto scaricare informazioni e tracce .gpx, che aiuteranno il lettore e soprattutto il viaggiatore.

Approfondendo l’impianto editoriale, un autore -Gianni Amerio-, ha costruito attorno alle sue pubblicazioni un palinsesto on line molto interessante. Infatti sul proprio sito https://www.amerio.net, sono presenti non solo le schede bibliografiche ma anche degli extendedbook non solo promozionali ma anche di supporto. Una scelta marketing che invoglia la lettura e l’approfondimento.

Non resta quindi, che partire, alla volta dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea: Alta Via!

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riferimenti guida e siti d'appoggiO

Anfiteatro Morenico di Ivrea: L'Alta Via

di Gianni Amerio e Dario Corradino - Editore Morellini 

ASIN ‏ : ‎ B0BVGW2VTY
Editore ‏ : ‎ Morellini (20 giugno 2023)
Copertina flessibile ‏ : ‎ 152 pagine
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-1255270584

 


https://www.ecomuseoami.it/
https://www.amerio.net/ami/

https://www.extendedbook.it/morellini-editore/anfiteatro-morenico-di-ivrea-lalta-via_9791255270584

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